domenica 11 settembre 2016

LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE
In un afoso pomeriggio colombiano si incontrano l'Atletico Junior e il Deportivo Pasto. Il risultato è inchiodato sullo 0-0 e la gente sugli spalti mugugna. L'allenatore dell'Atletico, Julio Avelino Comesaña, si gira verso la panchina e chiama un ragazzo di 22 anni che non aveva mai giocato con i professionisti prima d'ora.  Il ragazzo si alza, emozionato dall'imminente esordio con la sua squadra del cuore, e si dirige a fianco del quarto uomo. Il pubblico dell'Atletico Junior inizia a fischiarlo. Non lo conoscono e non gli danno fiducia. Ma Il ragazzo è abituato, nessuno gli ha mai regalato nulla nella sua vita, figuriamoci se gli regalano qualcosa di così importante come la fiducia. Entra e il primo pallone che tocca lo trasforma in rete. 1-0. Pochi minuti dopo altra palla dal limite. Destro a giro. 2-0. Esordio con doppietta per il ragazzo fischiato dal suo pubblico, che ora è tutto in piedi a cantare il suo nome. Era il 1 marzo 2009 e quel ragazzo si chiamava Carlos Arturo Bacca. E fino a pochi mesi prima la mattina vendeva il pesce insieme al padre Gilberto al porto di Barranquilla e al pomeriggio faceva il controllore sull'autobus per la tratta Barranquilla-Puerto Colombia (150km). Da quel pomeriggio la sua vita cambia, finalmente è un professionista nel settore delle reti. Non più reti da pesca ma reti che contornano una porta da calcio e ogni volta che il pallone viene catturato da quelle reti Carlos alza le mani verso il cielo ringraziando Dio. 
Con l'Atletico Junior si mette in mostra a tal punto che un salto di qualità pare inevitabile. Infatti viene cercato dal Boca Junior prima e dal Lokomotiv Mosca poi. Proprio con i Russi sembra fatta quando si inserisce il Club Bruges. Nel Gennaio del 2012, a 25 anni, arriva nel calcio Europeo "El Peluca", chiamato così per via della folta chioma di capelli che teneva lunghi da piccolo. Trascina i nerazzurri fino al preliminare di Champions League, e dopo l'eliminazione del Club Bruges, si accorge che questa città fiamminga è troppo piccola per lui. Così inizia un'asta tra diversi club europei che vede spuntarla il Sevilla di Emery. A Siviglia avviene la sua consacrazione e l'iscrizione al club degli attaccanti più prolifici d'Europa. 49 gol 108 presenze conditi da due vittorie dell'Europa League, con tanto di doppietta nella finale del 2015 contro il Dnipro, dove due conoscenze del nostro calcio salgono in cattedra: Kalinic firma l'1-0 per il Dnipro e Banega regala un assist a Carlos vincendo anche il titolo di MVP della finale. 
Dopo questa finale Bacca passa al Milan per 30 milioni di euro.Nella prima stagione con i rossoneri segna 20 reti in 43 partite, capocannoniere della squadra. Ma tutto questo non basta, nell'estate appena trascorsa il Milan cerca di venderlo per monetizzare. Ancora una volta non gli è concesso nulla, nemmeno la fiducia. E Bacca risponde nell'unico modo che conosce, riempiendo le reti: prima partita di Serie A e Carlos segna una tripletta al Torino che regala 3 punti ai rossoneri. 
Dalle reti del porto di Barranquilla alle reti della Scala Del Calcio, sempre con le mani rivolte verso il Cielo.
Questa è la Leggenda del Re Pescatore, Carlos Arturo Bacca Ahumada.

R.M.





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